Tassa di successione su abitazioni rurali, non va applicata

La tassa sull'imposta di successione che riguarda gli immobili non si deve pagare per gli edifici rurali. Lo ha chiarito oggi l'Agenzia delle entrate con la risoluzione 207E del 6 agosto 2009 che sottolinea come la rendita catastale dei fabbricati rurali rientri nel reddito dominicale dei terreni in cui si trovano, a patto che le costruzioni siano trasferite insieme al fondo e strumentalmente funzionali alle sue necessità. La risoluzione 207E spiega anche come compilare la dichiarazione di successione quando il patrimonio ereditario comprende fabbricati rurali iscritti nel catasto edilizio urbano con attribuzione di rendita: nella fattispecie va indicata la rendita dell'immobile, mentre il valore imponibile da denunciare è uguale a zero. Una conclusione giustificata dal fatto che la rendita catastale attribuita agli edifici rurali non è autonomamente rilevante per il Fisco. Il principio di riferimento, infatti, è quello in base al quale il reddito del terreno agricolo comprende anche il valore delle costruzioni rurali che si trovano al suo interno, a condizione però che rispondano alle necessità del fondo e siano trasferite insieme ad esso, conservando tutti i requisiti previsti per l'attribuzione della qualifica di ruralità.

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